martedì 26 aprile 2011

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L’ITALIA ALLA FINE DEL MEDIOEVO

Durante il Trecento lo scontro tra guelfi e ghibellini era stato particolarmente violento a Firenze. Una nuova frattura si era creata con la nascita di opposti partiti: i guelfi neri e i guelfi bianchi. I primi appoggiati dal papa e appartenenti all’alta borghesia mercantile ( Arti maggiori) , i secondi sostenuti dall’imperatore e rappresentanti della borghesia minore ( Arti minori) . Le tensioni sociali scoppiarono nel 1378 con la rivolta dei ciompi ( i lavoratori della lana) . All’inizio del 1400 Firenze estese il suo dominio sul territorio vicino( Livorno e Pisa ) e divenne la capitale di uno stato regionale governata da un Signore: Cosimo il Vecchio dei Medici.

Lo stato pontificio attraversò durante il 1300 una grave crisi: ricordiamo che nel 1309 la sede del papato era stata trasferita ad Avignone, il governo della città era conteso tra le famiglie Colonna e Orsini. In questa situazione emerse l’esperienza di Cola di Rienzo che nel 1347 fondò la Repubblica romana per contrastare il potere delle famiglie ( aderì anche Francesco Petrarca) . Ma il tentativo di Cola falli. Nel 1377 Gregorio XI riportò la sede del papato a Roma.

Napoli .

Alla morte di Roberto D’Angiò nel 1343 il potere passò alla nipote Giovanna che sposò Andrea il fratello del re di Polonia . Ma Andrea nel 1345 venne assassinato e il fratello di Andrea scese a Napoli per vendicare il delitto. Il conflitto si acutizzo quando salì al trono nel 1414 Giovanna II Questo conflitto permise agli Aragonesi ( spagnoli che già governavano la Sicilia ) di approfittare della situazione per impadronirsi del Regno di Napoli . Infatti Alfonso D’Aragona si alleò con Filippo Maria Visconti e riuscì nel 1443 a riunificate la corona di Napoli e Sicilia.

Quattrocento

A metà del 1400 l’Italia era divisa in stati regionali .

Milano : alla morte di Filippo Maria (1447) il potere passo nelle mani di Francesco Sforza che aveva sposato la figlia di Filippo Maria. Francesco Sforza riaprirà le ostilità contro Venezia: seguirà un periodo di conflitti. La notizia che i Turchi avevano conquistato Costantinopoli nel 1453 impose una tregua: la pace di Lodi 1454. Per mantenere la pace Lorenzo il Magnifico della famiglia dei Medici ( nipote di Cosimo il vecchio) di Firenze svolse il ruolo di “ ago della bilancia”.

Ma la morte di Lorenzo nel 1492 determinò il crollo del sistema di equilibrio: il re di Francia Carlo VIII approfittò della debolezza politica della penisola italiana e scese in Italia occupando il regno di Napoli.

STATO MODERNO

Tra il 1500 e il 1600 in Europa nascono le monarchie nazionali. Il primo tratto distintivo delle monarchie moderne è l’unificazione nazionale, il secondo è l’esercizio unico della sovranità , il terzo è la creazione di un esercito nazionale permanente , il quarto la presenza di un sistema fiscale e di un apparato burocratico.

Il più autorevole scrittore che ha fondato “l’arte politica” è Niccolò Machiavelli ( 1469- 1527). Egli definì i compiti della politica che secondo il suo giudizio coincidevano con la ricerca dei mezzi idonei alla fondazione e conservazione dello stato. L’autore sosteneva l’autonomia della politica dall’etica.

L’Italia nel 1500

La discesa di Carlo VIII in Italia produsse molte conseguenze:

  1. La caduta dei Medici: con il tentativo di Gerolamo Savonarola nel 1497 che creò una repubblica antipapale , Savonarola fu sconfitto e mandato al rogo nel 1498
  2. la conquista da parte del figlio di Carlo VIII - ossia Luigi XII - di Milano
  3. il trattato di Lione che ridiede il regno di Napoli agli spagnoli.
  4. innumerevoli conflitti tra Francia e Venezia, dopo 16 anni di conflitti il successore di Luigi XII ossia Francesco I di Volois firmò la pace di Noyon con Carlo d’Asburgo re di Spagna : la Francia ebbe il controllo di Milano e agli spagnoli fu riconosciuto il dominio su Napoli.

La Riforma protestante

La Riforma protestante è il nome dato al movimento religioso che ha interessato la Chiesa cattolica nel XVI secolo e che ha portato alla nascita del protestantesimo.
L'origine del movimento è da attribuire al monaco agostiniano Martin Lutero, ma altri protagonisti importanti furono Giovanni Calvino, Ulrico Zwingli,
La causa occasionale fu la polemica sorta a seguito delle 95 tesi di Lutero pubblicate contro la vendita delle indulgenze in Germania e in altre parti d'Europa nel 1517 .
Tra le cause maggiori vi fu la posizione di Lutero rispetto all'organizzazione ecclesiastica nella diffusione della parola di Dio: le messe all'epoca erano celebrate in latino ed era difficile poter leggere direttamente la Bibbia dato che questa non era tradotta nella lingua volgare (esistevano tuttavia già traduzioni in tedesco, in italiano, in francese ecc, ma non usate nella liturgia) e quindi solo poche persone dotte potevano accostarsi alla lettura delle sacre scritture. Lutero era invece favorevole ad un diretto avvicinamento di tutti i fedeli alla Bibbia, tradusse la Bibbia in tedesco e, grazie alla precedente invenzione della stampa, ne curò l'edizione in molte copie per la successiva diffusione in Germania.
Di fronte alle critiche di Lutero, la reazione papale era inevitabile e si manifestò definitivamente nel giugno del 1520 con la Bolla Exsurge Domine, con cui il pontefice Leone X condannava le idee del monaco ordinando che i suoi scritti fossero gettati al rogo e che in 2 mesi avrebbe dovuto abiurare.
Nel dicembre dello stesso anno, Martin Lutero bruciò in pubblico la bolla papale manifestando apertamente la volontà di una rottura definitiva. Quel gesto, inoltre, destò un enorme scalpore.
L’imperatore Carlo V impose quindi al monaco di comparire dinanzi alla Dieta imperiale che fu convocata a Worms nel 1521. In quella occasione fu nuovamente chiesto a Lutero di sconfessare pubblicamente le sue idee, ma egli naturalmente rifiutò.
Con il consenso di una parte della Dieta l’imperatore pronunciò una solenne condanna con cui bandì Lutero facendolo diventare un fuorilegge e un nemico pubblico; chiunque poteva ucciderlo, senza andare incontro a dei problemi con le autorità dl tempo.
Lo salvò la protezione di Federico Guglielmo il Saggio che lo nascose dove Lutero si dedicò alla traduzione della Bibbia in tedesco.

La controriforma

La Controriforma indica il periodo compreso tra la fine del Concilio di Trento (1563) e l'inizio del '600 caratterizzato dalla reazione della Chiesa cattolica nei confronti della riforma protestante.
il Concilio di Trento (1545-1563) stabilì:
-l'interpretazione delle Scritture doveva essere affidata solo al clero
-importanti le opere dell'uomo per raggiungere la salvezza
-la validità dei 7 sacramenti, il latino lingua ufficiale
-viene affermato il potere gerarchico nella Chiesa e del Papa
-la stampa venne sottoposta a controlli e censure, vennero istituiti i Tribunali dell'Inquisizione

Capitolo 23 L’età di Carlo V

Carlo V d’Asburgo per un complicato intreccio dinastico vede riunirsi nelle sue mani i regni spagnoli i possedimenti austriaci e l’area tedesca. Nel 1519 divenne imperatore e perseguì i seguenti obiettivi:

  1. ridimensionamento del potere della Francia
  2. controllo dell’Italia
  3. contrasto dell’espansionismo turco
  4. lotta contro principi tedeschi che non accettavano il suo potere
  5. pacificazione religiosa

1. 2 Nel 1520 l’esercito di Carlo V intraprese una guerra contro la Francia di Francesco I per il controllo dell’Italia. La guerra ebbe diverse fasi e diverse alleanze ( Francia e Papato) . Dopo un terribile assedio Roma fu sottoposta nel 1527 ad inaudite violenze, nel 1529 fu firmata la pace di Cambrai che stabiliva il possesso di Milano a Carlo V

3. I turchi nel 1529 misero sotto assedio Vienna, ma nonostante alcune vittorie Carlo V non riuscì a ricacciare i Turchi oltre il Mediterraneo.

4. La volontà di indipendenza dei principi tedeschi preoccupava Carlo V , la Francia appoggiò il malcontento dei principi , nonostante alcune vittorie Carlo V non riuscì a sedare l’opposizione dei principi, e fu costretto a firmare la pace di Augusta nel 1555 che riconobbe la diversità religiosa all’interno del suo regno ( Carlo V era cattolico)

Nel 1556 Carlo V abdicò a favore del figlio Filippo ( che ebbe la Spagna, l’Italia, i Paesi Bassi e i possedimenti in America) al fratello di Carlo V ossia Ferdinando andarono: la corona imperiale, l’Austria Boemia e Ungheria.

La lotta tra la Francia e gli Asburgo continuò: Filippo e Enrico II ( re di Francia) si opposero nuovamente la pace di Cateau- Cambresis nel 1559 ( suggellata da un matrimonio tra Filippo e la figlia di Enrico II) stabili l’egemonia spagnola sull’Italia

LE GUERRE DI RELIGIONE IN FRANCIA

Nella seconda metà del 500 , la Francia fu scossa dal violento scontro religioso e da una dura crisi politica. Alla morte di Enrico II, 1559 la reggenza passò nelle mani della moglie Caterina dei Medici dopo numerosi e violenti conflitti ( da ricordare la notte di san Bartolomeo 24 agosto 1572) il potere passo nelle mani di Enrico III. Il re cercò di mantenere un equilibrio tra le diverse fazioni : gli ugonotti ( ossia i protestanti) e i cattolici. Dopo l’assassinio di Enrico III 1589 , il trono passò ad Enrico IV di Borbone che pur essendo protestante si convertì e con l’editto Di Nantes nel 1598 ristabilì la pace interna stabilendo il cattolicesimo come religione di stato. Ma nel 1610 Enrico IV fu pugnalato a morte.

La guerra dei Trent’anni

Dal 1618 al 1648 si svolse l’ultima guerra di religione tra cattolici e protestanti. Dopo 30 anni di sanguinose guerre che vide protagonisti: gli Asburgo, , la Spagna, gli stati tedeschi protestanti . la guerra si concluse con la pace di Vestfalia:

1. con la sconfitta degli Asburgo ( cattolici)

2. autonomia dei principi tedeschi

3. libertà di culto

L’Inghilterra tra 1500 e 1600 LE RIVOLUZIONI INGLESI

Enrico VIII Tudor re d’Inghilterra nel 1534 emanò l’Atto di supremazia con cui si proclamo capo della chiesa d’Inghilterra. Alla morte di Enrico VIII e il breve regno di Edoardo Vi, la corona inglese passò a Maria la cattolica che perseguì i protestanti. Alla morte di Maria nel 1558 salì sul trono la sorellastra Elisabetta I che indirizzo nuovamente il paese verso il protestantesimo. I complotti costrinsero Elisabetta a mettere a morte la regina di Scozia Maria Stuard ( cattolica) . Per vendicare la morte di Maria , la Spagna attaccò l’Inghilterra, ma gli inglesi riusciranno a resistere. Nel 1603 alla morte di Elisabetta il trono passo a Giacomo figlio di Maria Stuard .

Nel corso del 1600 l’Inghilterra fu teatro di aspri conflitti. La società inglese vedeva al vertice della gerarchia gli aristocratici (alta nobiltà), la gentry ( media e bassa nobiltà ), contadini proprietari, fittavoli ecc

Giacomo I Stuard unificò sotto la sua corona l’Inghilterra e la Scozia, a livello politico il suo programma era assolutistico e questo determinò scontri con il Parlamento , sul piano religioso diede impulso alla chiesa anglicana. Ma Giacomo si scontrò con i puritani che dichiaravano di professare la pura religione cristiana.

Alla morte di Giacomo nel 1625 salì al trono il figlio Carlo I che creò il consiglio della Corona per esautorare il Parlamento. Il Parlamento per reazione nel 1628 votò la Petition of Rights in difesa del proprio ruolo. Il re reagì impedendo la convocazione del Parlamento ( dal 1629 al 1640).

Nel 1638 Carlo I cercò di sottomettere la chiesa scozzese a quella anglicana, ma la scozia reagì , per ottenere finanziamenti per organizzare un esercito contro i rivoltosi scozzesi, Carlo I convocò il Parlamento nel 1640 , ma il Parlamento non appoggio le sue richieste e Carlo I lo sciolse. Ma l’esigenza di finanziamenti indussero il re a riconvocare l’assemblea: appena riconvocata l’assemblea voto l’abolizione delle imposte delle città marittime, la chiusura dei tribunali speciali il diritto di veto sulle nomine. Il Parlamento si trasformò nel cuore dell’opposizione alla monarchia. Nel 1642 Carlo cercò di far arrestare i parlamentari, ma il tentativo falli: il re fu costretto a fuggire aprendo così la fase della guerra civile ( Prima rivoluzione inglese). L’esercito parlamentare era guidato da Oliver Cromwell che sconfisse più volte l’esercito regio. Il re si arrese e l’Inghilterra fu scossa da conflitti tra moderati e repubblicani. Carlo tentò di riaccendere il conflitto , ma fu condannato a morte per alto tradimento. Dopo la morte di Carlo, L’Inghilterra divenne una repubblica dominata dalla figura i Cromwell che governò con un accentuato autoritarismo. Dal 1653 assunse la carica di lord protettore creando una dittatura personale. Alla morte di Cromwell si elesse nel 1660 Carlo II ( figlio di Carlo I giustiziato) solo dopo aver riconosciuto l’autorità del Parlamento. Negli ultimi anni del regno di Carlo II e del successore Giacomo II ( papista) i rapporti tra la corona e il Parlamento si fecero nuovamente tesi: per cacciare Giacomo II gli inglesi chiesero aiuto al re protestante olandese Guglielmo d’Orange. Guglielmo intervenne nel conflitto sposò la figlia di Giacomo II e nel 1689 divenne re d’Inghilterra.

I rapporti tra Corona e Parlamento vennero sanciti dalla DICHIARAZIONE DEI DIRITTII BIL OF RIGHTS 1689: L’INGHILTERRA DOPO LE GLORIOSE GIORNATE DIVENIVA UNA MONARCHIA COSTITUZIONALE.

LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA

Il periodo di tempo che va dalla seconda metà del ‘500 (1543) alla fine del ‘600 (1687) è caratterizzato da un possente movimento di idee che viene indicato come rivoluzione scientifica. Trainante in questo processo di idee è certamente quella “rivoluzione astronomica” che ha in Copernico, Keplero e Galileo i suoi più prestigiosi rappresentanti (che confluirà nella fisica classica di Newton). Si assiste quindi al mutamento:

- mutamento dell’immagine del mondo e dell’uomo. Vengono abbattuti i pilastri della cosmologia aristotelico - tolemaica, Copernico mette il sole invece della terra al centro del mondo, la terra è un corpo celeste come gli altri. Spostando la terra dal centro dell’Universo, Copernico mutò anche il posto dell’uomo nel cosmo. La rivoluzione astronomica comportò anche una rivoluzione filosofica.

- muta l’immagine dell’uomo e muta progressivamente anche l’immagine della scienza. Si tratta di un processo complesso che porta alla fondazione galileiana del metodo scientifico e quindi alla autonomia della scienza dalla fede e dalle concezioni filosofiche.

- il tratto caratteristico della scienza moderna è dato dal metodo ed è grazie al metodo sperimentale che la scienza trova la sua autonomia trovando le sue verità indipendentemente dalla filosofia e dalla fede (tale indipendenza non tarda a trasformarsi in scontro vedi il caso Galilei).

- la scienza punta alla qualità delle cose e degli eventi oggettivamente , e quindi pubblicamente, controllabili e quantificabili.

- La scienza moderna (autonoma dalla fede, pubblica nei controlli, regolata da un metodo, correggibile e in progresso) è l’esito di un lungo e tortuoso processo in cui si intrecciano la mistica neoplatonica, la tradizione ermetica, la magia, l’alchimia e l’astrologia.

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