mercoledì 27 aprile 2011

ITALO CALVINO IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO

Italo Calvino

Nasce nel 1923 a Santiago de Las Vegas Italo Calvino; con la sua decisa razionalità e senza mai rinunciare ad una spiccata formazione laica, fu uomo che seppe cogliere le novità, non solamente culturali, che il suo tempo seppe offrirgli. Nel 1925 la famiglia Calvino, in seguito alla nomina del padre Mario Calvino come direttore della stazione sperimentale di Floricoltura, torna a San Remo. Qui il giovane Calvino vivrà fino all’età di 20 anni. E proprio questa esperienza e la tradizione familiare lo spingeranno, concluso il liceo, ad intraprendere studi di Agraria .Interrotti gli studi per sottrarsi all’arruolamento forzato, dopo l’8 Settembre del 1943 si unisce ai partigiani della Brigata Garibaldi vivendo così in prima persona l’esperienza della guerra. Nasce in questo contesto la sua prima opera Il sentiero dei nidi di ragno .Nel 1944 chiede di essere introdotto al PCI, partito del quale diviene attivista l’anno successivo. Inizia in questo periodo la sua attività letteraria con la pubblicazione di brevi testi su periodici e riviste. Nel 1947 laureatosi alla facoltà di Lettere di Torino ed entra a far parte della casa editrice Einaudi. Nel 1950 è assunto definitivamente come redattore all’Einaudi .Nel 1951 compie un viaggio nell’allora Unione Sovietica. Nello stesso anno viene pubblicato La strada di San Giovanni. L’anno successivo pubblica Il Visconte Dimezzato suscitando polemiche e reazioni contrastanti .Nel 1956 scrive Fiabe Italiane e successivamente a questo viene pubblicato Il Barone Rampante. In quello stesso anno lascia il partito. Nel 1959 è la volta de Il Cavaliere Inesistente . Nel 1963 pubblica Marcovaldo .Nel 1979 pubblica Se una notte d’Inverno un Viaggiatore, romanzo che ancora una volta denota l’interesse per la caratteristica combinatoria. .Nel 1983 pubblica Palomar, una serie di racconti ricchi di “disillusa amarezza” e l’anno dopo presso Garzanti, pubblica Collezione di Sabbia.Nel 1985 poiché invitato a tenere una serie di lezioni a Cambridge alla Haward University, prepara Lezioni Americane che verranno pubblicate postume nel 1988.Calvino, colpito il 6 Settembre da ictus, muore a Castiglione di Pescaia nella notte fra il 18 e il 19.

Pensiero e poetica

Italo Calvino è forse il narratore più importante del secondo Novecento. Ne ha frequentato tutte le principali tendenze letterarie, dal Neorealismo al Postmoderno, ma sempre restando ad una certa distanza da esse e svolgendo un proprio coerente percorso di ricerca. Di qui l’impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il vario succedersi degli indirizzi culturali; dall’altro una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato al razionalismo, dal gusto dell’ironia, dall’interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché da una scrittura sempre cristallina.Proprio in questa varietà e unità va cercato il significato più profondo della vicenda artistica di Calvino: egli ha cercato per tutta la vita una risposta, in termini razionali e morali, al senso di un mondo che gli si è andato rivelando sempre più labirintico e incomprensibile.

Prima fase

La fase propriamente neorealista di Calvino comprende due libri, il romanzo Il sentiero dei nidi di ragno (1947) e Ultimo viene il corvo (1949)

Il libro d’esordio, Il sentiero dei nidi di ragno, e i racconti scritti negli stessi anni presentano uniti i due aspetti, fantastico e realistico, che poi, negli anni Cinquanta, si divideranno. Nel romanzo Calvino resta lontano da tentazioni ideologiche e propagandistiche, scegliendo come protagonista un ragazzo, Pin, e raccontando le sue disavventure con i tedeschi per aver rubato una pistola ad un soldato. I partigiani di Calvino non sono esemplari, ma arruffoni e privi di coscienza politica. Allo scrittore preme infatti il ritmo felicemente fantastico del racconto più che la propaganda o la documentazione della lotta resistenziale.

Negli anni Cinquanta, pur restando fedele a un impegno etico-politico, Calvino tende ad abbandonare i moduli del Neorealismo e tenta la via dello sperimentalismo: gli elementi costitutivi del primo romanzo si scindono in due filoni, quello fantastico-allegorico e quello sociale volto a una conoscenza critica della realtà italiana dopo la guerra. Nel primo rientrano i tre romanzi brevi Il visconte dimezzato (1952), Il barone rampante (1957), Il cavaliere inesistente (1959), poi riuniti sotto il titolo I nostri antenati. Nel secondo vari racconti lunghi e il romanzo breve La giornata di uno scrutatore (1963). I due filoni si sovrappongono nei racconti Marcovaldo ovvero Le stagioni in città (1963), dove un manovale, Marcovaldo, ha una serie di avventure surreali in una città industrializzata ed estranea, dove la natura è ormai scomparsa. Egli è costretto a misurarsi con la moderna società tecnologica, di cui tuttavia non riesce a comprendere gli assurdi meccanismi.

Il secondo periodo dell’attività letteraria di Calvino prende avvio da due libri di racconti,Le cosmicomiche (1965) e Ti con zero (1967). E’ un periodo di vivo interesse per le teorie scientifiche relative alla nascita e alla costituzione del cosmo, all’origine della vita, alla struttura della materia. Si tratta di un mondo alle origini, precedente la comparsa dell’uomo sulla terra, ma le entità che vi si muovono assumono forme umane e vivono esperienze di vita quotidiana quasi normali. Calvino ambienta le storie nel passato e trasforma il normale in fantastico nell’intento, dichiarato dall’autore, di “vivere anche il quotidiano nei termini più lontani dalla nostra esperienza”. Di qui l’effetto comico denunciato dal titolo e straniante

l sentiero dei nidi di ragno

Italo Calvino

relazione di narrativa di Tinku Poggi

Titolo: ‘Il sentiero dei nidi di ragno’

Autore: Italo Calvino è nato nel 1923 ed è morto nel 1985. La prima opera (romanzo) che scrive è proprio il Sentiero dei nidi di ragno.

Riassunto: Il romanzo inizia descrivendo Pin ed il luogo in cui abita: il Carruggio. Pin è un ragazzo amato e allo stesso tempo odiato da tutti. Si sente troppo grande per stare con i ragazzi della sua età che lo detestano e con cui non va mai d’accordo, ma è troppo piccolo per stare con i grandi che sono così diversi ed incomprensibili con i loro continui cambiamenti di umore ed i loro discorsi a volte così complicati per lui. Siamo verso la fine della seconda guerra mondiale e anche gli uomini del Carruggio si stanno preparando per prendere parte alla Resistenza. Viene imposto a Pin di rubare la pistola del marinaio tedesco che si incontra con sua sorella, ma una volta rubata gli uomini “razza ambigua e traditrice”, come dice lui, sembrano non essere più interessati a quell’oggetto. Pin fugge dall’osteria dove era andato ad incontrarli, ma dopo aver nascosto la pistola viene catturato dai tedeschi.
Il giorno dopo sarà interrogato e messo in prigione. Lì troverà Lupo Rosso che sembra essere l’amico che ha cercato per tanto tempo. Insieme fuggono dalla prigione, ma subito fuori viene abbandonato a se stesso e sarà allora che, girando di notte per la campagna, incontrerà il Cugino. Il Cugino è un uomo appartenente al distretto del Dritto; sono partigiani e lottano contro i tedeschi per la libertà. Pin passa un periodo abbastanza lungo con loro, tra una battaglia e l’altra. Alla fine scoprirà che anche quello non è posto per lui e fuggirà anche da lì e, vagando per la campagna, incontrerà di nuovo il Cugino e sarà allora che si accorgerà che è lui l’amico che ha cercato per tanto tempo.

Personaggi:

Pin è il personaggio principale della storia.
Fin da piccolo ha cercato spazio nel mondo dei grandi pur non capendo il loro strano modo di ragionare, infatti durante la giornata cerca clienti per sua sorella, prostituta conosciuta in tutto il paese come la Nera di Carrugio Lungo. Non gioca con i coetanei, ma al contrario ha sempre cercato la stima degli adulti, che cercava di far ridere cantando canzoni su di cose che lui neanche capisce (come il sesso e la guerra).
Nonostante i suoi dieci anni, Pin ha vissuto esperienze da adulto, infatti lavorava in una bottega come calzolaio e faceva “pubblicità” alla sorella, ma questo non ha cambiato il suo modo di ragionare e di sognare, tipico di un bambino, tanto che non riesce a distinguere il bene dal male a causa della superficialità con cui supera le difficoltà.
Frequenta un’osteria dove si ritrovano gli adulti che con lui parlano molto, ma lo usano per calmare i momenti di tensione con le filastrocche cantate o per scopi personali, come quando gli ordinano di prendere una pistola.
Pin non ripone fiducia in quelle persone così diverse da lui, infatti non dirà a nessuno di loro il suo posto magico e segreto il sentiero dove fanno il nido i ragni.


CUGINO : Il bambino protagonista conosce quest’uomo quando scappa nei boschi dopo essere stato in prigione. È un uomo possente, alto, curvo su sé stesso, con i baffi, vestito sempre con una mantellina e un berretto di lana. È un partigiano, ma di quelli che credono in quello che fanno e che sanno perché fanno la guerra: perché vogliono la libertà. È un misogino, infatti odia le donne, al punto da pensare che loro abbiano voluto il conflitto. Questa sua convinzione è dovuta ai frequenti tradimenti che la moglie gli faceva quando lui era in guerra.
È questo personaggio a condurre Pin nel distaccamento del Diritto, dove lo conosce meglio e sarà poi lui a diventare l’Amico.
Quest’uomo possente nasconde in sé una dolcezza e una semplicità di sentimenti che lo portano ad essere un grande-piccolo, ma fermo negli ideali, proprio la persona che Pin il bambino-vecchio, stava cercando. Infatti il cugino pare non voler fare parte del mondo dei grandi con donne, guerra, sembra che abbia ancora la voglia di ascoltare con interesse un bambino.


KIM : il romanzo è dedicato a lui. È un personaggio che cerca e vuole certezze. Crede in quello che fa ed è il capo dei partigiani. Appare tardi sulla scena, infatti arriva la notte prima della battaglia e porta dentro la freddezza della guerra il bisogno di riflettere sulle motivazioni profonde che animano partigiani e repubblichini. Sa che c'è bisogno di certezze, ma non può rinunciare alle domande, soprattutto a quelli più radicali.


LUPO ROSSO : è il primo fra i partigiani che incontra Pin. Il suo nome di battaglia fa già capire i suoi ideali tipicamente comunisti. Ha sedici anni, è grande e grosso, con la faccia gonfia e livida e porta sempre un berretto alla russa.
È un ragazzo introverso con ideali molto sicuri in cui crede fermamente. Possiede molta fama fra i partigiani e sono tanti a stimarlo per le sue azioni di guerra. Scappa dalla prigione con Pin per vedere con lui il posto magico del bambino, ma durante il tragitto si perdono e si separano. Si rincontrano poi durante la guerra, nonostante siano in due distaccamenti differenti.
E’ per Pin una persona da cui attingere forza e coraggio, poiché Lupo Rosso sarà uno dei pochi esempi di coerenza e di fermezza che incontrerà sul suo cammino


IL DRITTO : è il comandante del gruppo partigiano di cui fa parte Cugino. Per tutta la durata del libro rimane un comandante forte, che sa guidare i suoi uomini in battaglia e sa farsi rispettare da loro, fino a quando per via dell’amore che prova per la Giglia, la moglie di Mancino, non brucia tutto il capanno in cui risiedeva tutta la brigata. Questo gesto di incapacità attira i tedeschi nel luogo in cui erano nascoste tutte le brigate e lo porterà ad essere fucilato alla fine del libro.

Spazio e Tempo: Il romanzo è ambientato sulle colline liguri dove si svolsero le guerre tra partigiani e tedeschi e in un paese sul mare che richiama immediatamente Sanremo, il paese natale d'origine della famiglia di Italo Calvino.
Lo spazio è esterno per le azioni di guerra, mentre lo spazio interno si identifica nella sede del distaccamento partigiano. Importante è anche l'episodio della detenzione di Pin in carcere.
La vicenda si svolge durante la Seconda Guerra mondiale.

Stile: Il testo è molto scorrevole e i dialoghi sono scritti con un linguaggio quotidiano. C’è una particolare attenzione alla descrizione dei personaggi principale e dei luoghi dove si svolgono le azioni di guerra.

Narratore: Il narratore è onnisciente, nonostante il libro sia narrato in terza persona. Il suo scopo è quello di cercare di raccontare e descrivere i fatti dal punto di visti delle persone di basso rango, ovvero da chi non può nulla contro i conflitti eppure è costretto a prendervi parte, in questo caso questa persona è Pin.

Tematiche: La tematica principale di questo libro è la ‘Guerra’. Poi si parla anche di prostituzione, organizzazioni partigiane, fascismo…….

Commento: La parte iniziale del libro non mi è piaciuta perché a ritmi molti lenti, ma piano piano la storia segue un ritmo sempre più incalzante e riesce coinvolgerti completamente nella lettura. Il libro è abbastanza difficile da comprendere perché utilizza un linguaggio dialettico e non sempre lineare e parla di tematiche molto difficili di comprensione, ma sono riuscito a capire tutto anche se con qualche difficoltà e mi ha fatto riflettere molto.

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