giovedì 17 settembre 2009

analisi del testo poetico

Analisi di un testo letterario in versi
LIVELLO METRICO- RITMICO E FONETICO

Il verso
La poesia è composta di versi, caratterizzati da un numero di sillabe, un certo ritmo ed un certo schema metrico.
Per calcolare il numero delle sillabe bisogna tener presente l’eventuale presenza dei seguenti fenomeni:
- sinalefe: quando s’incontrano due parole, di cui una termina e l’altra comincia per vocale, sono considerate come un’unica sillaba (ad esempio Dolce e chiara è formato da quattro sillabe)
- dialefe: è il fenomeno opposto alla sinalefe.
- dieresi, che viene indicato graficamente con il simbolo ¨ (due vocali consecutive che formano dittongo entro una parola vengono pronunciate distinte: contano come due sillabe) es. quï-e-te
- sineresi: è il fenomeno opposto, in una parola, due vocali che normalmente corrispondono a due sillabe contano come un’unica sillaba. Es ar-mo-nia.
L’accento
- presenza di versi tronchi o sdruccioli (l’ultimo accento deve essere sulla penultima sillaba: se l’ultima parola è tronca deve essere computata nel verso una sillaba in più, se è sdrucciola una in meno)
I versi prendono la propria denominazione dal numero di sillabe
- senario (il morbo infuria – fratelli d’Italia)
- setterario (la pargoletta mano)
- ottonario (quant’è bella giovinezza)
- novenario (e s’aprono i fiori notturni)
- decasillabo (s’ode a destra uno squillo di tromba)
- endecasillabo (nel mezzo del cammin di nostra vita)

Il ritmo di un verso o di un componimento è determinato da accenti, cesure, enjambement.
L’enjambement (o inarcatura) è la mancanza di corrispondenza tra metro e sintassi: ciò avviene quando due parole grammaticalmente collegate (ad esempio aggettivo e sostantivo) si trovano in versi successivi.
L’enjambements può suscitare effetti diversi:

Ø il primo effetto è quello di dilatare il ritmo del componimento
Ø altro effetto è quello di porre in particolare rilievo le parole che vengono separate in modo innaturale (“perché gli occhi dell’uom cercan morendo il Sole…” in “Dei Sepolcri” di Foscolo. La parola “Sole”, rimanendo isolata, si carica di significato)
Ø
La rima è una “figura retorica di suono” assai presente nella poesia italiana, dalle origini fino a tutto l’Ottocento. Consiste nell’identità, dalla vocale tonica (accentata) in poi, dei suoni con cui terminato le parole finali di due versi.
La rima può essere:
- ipèrmetra : quando l’ultima sillaba di una parola è in più rispetto alla misura del verso
es veccia
intrecciano;
- imperfetta: quando non tutti i suoni sono uguali:
a) assonanza, identità delle vocali finali es. interinati/sovrumani ( a- i a- i)
b) consonanza, identità delle consonanti es. piante/acanti ( nt - nt)
- interna o rimalmezzo, quando lega parole interne al verso
Es. Spesso ………………incontrato (ato)
Era il rivo strozzato che gorgoglia (ato)
Ricordiamo almeno i tipi presenti nel sonetto:
- baciata (AABB)
- alternata (ABAB)
- incrociata (ABBA)
- incatenata (ABA BAB)
- ripetuta (ABC ABC)
- invertita (ABC CBA
)
Il verso può essere inoltre:
- sciolto, se mantiene la misura ( numero delle sillabe, accenti, cesure), ma evita la rima;
- libero, se non osserva nessuna regola di misura né di rima.
I versi sono generalmente raggruppati in strofe, le principali delle quali sono:
il distico (due versi), la terzina (3), la quartina (4), la sestina (6) l’ottava (8).
- Il sonetto è un componimento poetico formato da due quartine e due terzine di endecasillabi.
- La canzone: componimento formato da endecasillabi e settenari con schema fisso per ogni stanza
- Fronte due piedi
- Concatenazione
- Sirima due volte
………..
- Congedo
- L’ode: canto lirico di varia forma metrica. Ogni strofa comprende sei versi settenari. Il
1= sdrucciolo; 2= piano; 3= sdrucciolo; 4= piano; 5= sdrucciolo; 6=tronco
( e fa rima con il verso finale della strofa successiva)
- La ballata.: componimento di più strofe intervallate da un ritornello o ripresa
LIVELLO FONETICO
a) figure di suono
paronomasia
Figura morfologica che si produce accostando due parole simili per suono, ma diverse per significato
Avara, amara
onomatopea
Parola che tende a riprodurre o a imitare il suono o il rumore naturale
Gre gre. Brum brum
Toc toc
figura etimologica
Si produce quando c’è una somiglianza di suoni per appartenenza alla stessa radice lessicale
Selva selvaggia
assonanza
corrispondenza delle vocali delle parole finali di due versi
Aere ( e- e)
inquiete
consonanza
corrispondenza delle consonanti delle parole finali di due versi
parlotta
la maretta
allitterazione
ripetizione dello stesso suono all’inizio o all’interno di parole vicine
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge


LIVELLO SINTATTICO
Dal punto di vista sintattico, il discorso poetico può essere
paratattico
Sintassi semplice, periodi brevi e prevalenza di frasi coordinate
Dolce e chiara è la notte e senza vento
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
ipotattico
Sintassi complessa, con periodi ampli e ricchi di subordinate
Forse perché della fatal quiete
Tu sei l’imago a me si cara vieni
O sera! E quando ti corteggia liete

Asindeto
Frasi semplicemente accostate
Solo l’amare, solo il conoscere
Conta, non l’avrei amato
Non l’avrei conosciuto
Polisindeto
Frasi unite da congiunzioni
Intanto io chieggio
Quando a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo
climax
disposizione di termini in ordine di intensità crescente o decrescente (anticlimax)
si attenua, si smorza, si spegne; sospiri, pianti ed alti guai.
inversione
ogni scostamento dall’abituale struttura della frase. Abbiamo in particolare l’iperbato se sono inserite parole tra due termini strettamente collegati; anastrofe negli altri casi
iperbato: l’acque cantò fatali; o belle agli occhi miei tende latine
anastrofe: sempre caro mi fu quest’ermo colle
chiasmo
disposizione sintattica di quattro elementi in cui l’ordine delle parole del secondo gruppo è invertito rispetto al primo ( disposizione incrociata o a X)
chiasmo semantico: le donne, i cavallier, l’armi, gli amori
chiasmo grammaticale: odi greggi belar, muggire armenti
parallelismo
disposizione simmetrica di diversi elementi della frase
Dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno
Anafora o ripetizione
ripetizione di una o più parole all’inizio di versi o strofe
Per me si va…
Per me si va…
Epifora o ripetizione
ripetizione di una o più parole alla fine di versi o strofe
Dormi
Dormi
Dormi
refrain
Ripetizione di alcuni versi che legano le diverse strofe
Zeugma
Attribuzione impropria di un unico verbo a diversi elementi del discorso
Parlar e lacrimar vedrai insieme
(parlare = udire)( lacrimare = vedere)

LIVELLO SEMANTICO –LESSICALE
c) di significato
similitudine
paragone tra due immagini; istituisce rapporto di somiglianza tra due elementi
Come il sole
metafora
Trasferimento del significato di una parola a un’altra stabilendo collegamenti per analogie o somiglianza ( similitudine abbreviata senza come)
capelli d’oro, nebbia di latte
collo della bottiglia
piedi del tavolo
fianchi del monte
analogia
accostamento di immagini prive apparentemente di rapporto logico (percepibili intuitivamente)
pigolio di stelle, stagno di buio
sinestesia
unione di elementi appartenenti a campi sensoriali diversi
urlo nero, profumo verde, parole fresche
metonimia
sostituzione di una parola con altra avente con la prima un rapporto logico (causa-effetto; astratto-concreto; contenente-contenuto; autore-opera; materia-oggetto)
talor lasciando le sudate carte (c-e)
arroganza della nobiltà (a-c)
bere un bicchiere di vino (c-c)
leggere Dante (a-o)
prese il ferro (=spada) (m-o)
sineddoche
Esprimere un’idea per mezzo di un’altra (parte per il tutto o tutto per la parte)
vedere una vela (=imbarcazione); saluto i tetti (=le case)
ossimoro
unione nella stessa immagine di due termini di significato opposto
Vergine madre, autunnale maggio, tacito tumulto, dolce dolore
antitesi
accostamento di due immagini di significato opposto
odio-amore, pace-guerra
Iperbole
Usare parole esagerate per esprimere un concetto
È un secolo che ti aspetto
Litote
Esprime un’idea attraverso la negazione del contrario
Non posso dimenticare = devo ricordare
Non è uno sciocco = è furbo
Antitesi
Accostare parole o concetti opposti
Ardo e son ghiaccio
ellissi
Omissione intenzionale di un elemento necessario ad una costruzione sintattica completa
Io abito il mio cervello
Come un tranquillo possidente le sue terre
(abita)
Ironia
Affermare una cosa intendendo il contrario
Capellone = ad un calvo
Perifrasi
Usare un giro di parole
Colui che governa ogni cosa = Dio
Antonomasia
Sostituire una nome comune con una nome proprio
Sei un Einstein = sei un genio
La rossa = la Ferrari
Analisi di un componimento poetico

Introduzione

Nome dell’autore e della raccolta, anno e circostanze storiche di composizione, anticipazione del contenuto essenziale
Contenuto
Parafrasi ( puntuale: in prima persona)
Commento
Parafrasi interpretativa ( in terza persona ) o sintesi interpretativa del senso connotativo della poesia, valutazione del messaggio del poeta e della sua ideologia; giudizio personale motivato sull’efficacia del testo rispetto agli scopi dell’autore
Analisi del testo

Analisi del testo secondo i livelli strutturale, lessicale, metrico, fonetico, retorico. Analisi del titolo
Contestualizzazione

1) la biografia dell’autore, 2) la poetica dell’autore , 3) i rapporti con le altre opere dell’autore 4) i rapporti con altre opere di autori diversi che richiamino tematiche o strutture analoghe5) i rapporti con la tradizione e con i movimenti letterari del tempo6) i rapporti con il contesto storico – culturale del tempo

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